Fonte Casateonline urly.it/3m0g0
Si è tenuta ieri sera, all’interno del salone dell’Oratorio Don Bosco di Valaperta, la presentazione di Sport4All, iniziativa proposta dal gruppo milanese PlayMore per promuovere lo sport integrato e adottata, grazie anche all’operato della commissione disabilità dell’amministrazione comunale di Casatenovo, dalla società sportiva GSO San Giorgio in collaborazione con la cooperativa monzese “L’Iride”.

Alcune immagini della serata di presentazione di giovedì a Valaperta
L’evento, già annunciato con un open day presso la palestra di Rogoredo nel mese di ottobre, dopo un lungo lavoro di organizzazione al tavolo della commissione sta finalmente prendendo corpo, e aprirà ufficialmente i battenti giovedì 31 marzo, quando si terrà il primo incontro del corso.

Il consigliere comunale e presidente della commissione disabilità, Enrica Baio

A spiegare modalità di iscrizione, struttura dei corsi, specifiche relative, a presentare i partner che hanno permesso la realizzazione del progetto e a far provare con mano le attività che verranno proposte in questi mesi sono stati i principali responsabili e soci delle società e cooperative coinvolte, insieme al consigliere comunale Enrica Baio, presidente della commissione disabilità, e al collega Francesco Sironi, con deleghe allo sport.

Hanno aperto la serata le parole di Massimiliano Colella, membro del direttivo GSO, che ha ringraziato i presenti e fatto le veci di don Andrea Perego, presidente della società casatese. “Vi ringrazio per la partecipazione alla serata di presentazione di questo progetto, che si chiama Sport4All. Vi porto i saluti del nostro presidente GSO don Andrea, che doveva essere presente questa sera ma purtroppo ha avuto un malanno di stagione, un po’ di influenza, e ha dovuto declinare l’impegno” ha iniziato, passando la parola ai rappresentanti comunali.

“La commissione comunale per le politiche a favore delle persone con disabilità è già da più di dieci anni presente sul nostro comune. Abbiamo iniziato questo tavolo le associazioni e le società sportive un anno fa, poiché avevamo già nel nostro programma degli anni precedenti l’idea di istituire attività sportive alle quali le persone con disabilità potessero accedere. Il periodo è stato un po’ particolare perché abbiamo avuto delle chiusure e ci sono stati tempi morti, ma dopo un intenso lavoro siamo arrivati a una conclusione, e cioè al punto che GSO porterà avanti l’idea di avere nella loro società questo sport a cui possono partecipare tutti. E se per ora c’è solo GSO, sicuramente più avanti anche altre società sportive si attrezzeranno” ha detto invece Enrica Baio.

Francesco Sironi, consigliere comunale delegato allo sport

Un pensiero simile è stato esposto anche dal consigliere Francesco Sironi, presente in maniera assidua al tavolo della commissione. “Il tavolo ha lavorato molto, ha fatto un grande lavoro di approfondimento sulle tematiche legate allo sport inclusivo, con le società sportive del territorio che hanno partecipato attivamente e con assiduità ai lavori. Volevo sottolineare un aspetto particolarmente significativo e positivo a mio modo di vedere: il tavolo, essendo un’emanazione della commissione comunale sui temi della disabilità, vede la partecipazione di tutte le forze politiche, quindi questo è un risultato corale del Comune di Casatenovo in tutte le sue rappresentanze” ha sottolineato Sironi.

Massimiliano Colella del GSO San Giorgio

“Il tavolo si è interrogato a lungo sulle tematiche relative allo sport inclusivo ed è giunto sin dalle prime sedute alla conclusione che si dovesse proporre un’attività realmente inclusiva, non una proposta sportiva rivolta alle persone con disabilità, ma una proposta che includesse per l’appunto tutte persone con disabilità e senza disabilità, nella convinzione profonda che tutti possano dare qualcosa, ognuno secondo le proprie diverse caratteristiche. Su questo tema abbiamo lavorato con le società sportive che hanno risposto con una notevole sensibilità e questo è un grande merito, in particolare GSO San Giorgio è la prima che presenta un progetto di questo tipo ma altre sono in cantiere; altre società sportive che non presentano progetti in prima persona ma collaborano con società che li presentano, in termini di risorse umane, competenze e così via, per cui potete considerare questo progetto e altri che verranno presentati in futuro come il risultato dell’interesse della comunità di Casatenovo nei confronti di queste tematiche, e l’amministrazione comunale, in particolar modo il tavolo di lavoro della commissione disabilità, ha seguito questi lavori come coordinatrice per lavorare per queste sensibilità e verrà anche dato un opportuno sostegno economico a queste attività, quindi il sostegno che l’amministrazione e la commissione danno per queste iniziative non sarà solamente concettuale e morale, ma anche concreto”.

Oltre a GSO, però, responsabile di questo progetto è anche “L’Iride”, Cooperativa Sociale con sede principale a Monza ma attiva anche in altre zone del territorio della Brianza, che si occuperà dell’aspetto concreto della disabilità. Parte del progetto da prima della società sportiva casatese, a presentare l’organizzazione e a parlare della collaborazione è stata Eleonora Cesana, responsabile dei servizi educativi. “L’idea di Sport4All nasce da un’attività che qualche anno fa abbiamo condotto insieme a PlayMore nella quale uno degli istruttori veniva a fare questa attività con un gruppo di nostri ragazzi. Da qui un po’ è nata la voglia di allargarci, di condividere questa esperienza con altre realtà e altre persone. Noi pensiamo che lo sport sia uno strumento sicuramente per lavorare sul corpo, sul proprio benessere, ma sicuramente anche uno strumento di relazione. Per questo dunque lo chiamiamo “sport inclusivo”, perché l’idea è che ciascun ragazzo, anche quelli più fragili, abbiano l’opportunità di partecipare a dei contesti di vita reali, e lo sport è sicuramente una porta per questa partecipazione vera e attiva, che coinvolge tutti noi” ha detto la responsabile.

Eleonora Cesana, responsabile dei servizi educativi della coop L’Iride

“Era anche alta la richiesta da parte delle famiglie di impiegare con diversità il tempo libero dei ragazzi – anche questo ha contribuito sicuramente alla creazione di un progetto comunitario – e di pensare a creare degli spazi in qualche modo tutelati dove si possano costruire reti e relazioni. Il progetto, poi, appunto, coinvolge ragazzi con disabilità ma soprattutto ragazzi senza, perché se si tratta di inclusione, parliamo davvero di lasciarsi coinvolgere e di partecipare. Noi quindi parteciperemo operativamente supportando i ragazzi, con un educatore che sarà sempre in campo durante gli eventi e gli allenamenti, insieme all’istruttore, e accompagneremo anche le famiglie laddove sarà necessario: rispetto ad esempio a una fase iniziale in cui ci si dovrà conoscere e in cui bisognerà raccogliere le informazioni rispetto alle caratteristiche fondamentali dei ragazzi verranno date forza e accoglienza, perché sul campo poi è necessario avere quello sguardo educativo che non può mancare”.

Matteo Bruschera di Playmore

Ultimo partner dell’iniziativa, che è in realtà colui da cui è partito tutto, è Playmore, che gestisce un centro sportivo nel cuore di Milano. Presenti in salone ieri sera alcuni istruttori, che nel corso dell’incontro hanno proposto ai presenti delle attività vere e proprie, per far provare con mano ciò che poi verrà proposto sul campo. “Noi abbiamo avviato qualche anno fa dei corsi sportivi, iniziando con un corso di calcio integrato, cioè che faceva giocare insieme ragazzi con e senza disabilità. Il progetto è andato molto bene e negli anni c’è sempre stata più richiesta, finché a un certo punto non abbiamo iniziato, in accordo con Fondazione Milan, da cui è partita quest’idea, a pensare di ampliare l’offerta di questi corsi, e così ne abbiamo creati diversi. Siamo arrivati a tantissime famiglie con figli, fratelli, nipoti con disabilità che volevano fare sport e volevano farlo in modo “aperto”, non recluso in una palestra con attività dedicate esclusivamente a loro” racconta Matteo Bruschera, ai vertici di PlayMore.

“Un giorno poi mi è squillato il telefono con un numero sconosciuto: la persona che mi stava chiamando era Veronica Maspero, qui presente questa sera, che mi ha detto di essere della cooperativa L’Iride di Monza e Brianza e che a nome dell’associazione le sarebbe piaciuto fare attività simili a quelle che facevamo noi, perché ci ha scoperto su internet. Quindi siamo andati da loro, insieme ad alcuni allenatori, e abbiamo scoperto che erano situati molto vicino a GSO, che già conoscevo e che a sua volta voleva avviare corsi per persone con disabilità. Quindi abbiamo avvisato Massimiliano, che ha sottolineato la sensibilità dell’amministrazione comunale a questo tema, e ci siamo messi d’accordo per creare il progetto”.

L’open day di ottobre, poi, anteprima del progetto vero e proprio, ha infatti dimostrato il grande interesse della popolazione casatese, che incarna in realtà un bacino d’utenza molto ampio e che permetterà in futuro di coinvolgere anche ragazzi, ragazze e associazioni anche di altri territori. L’iniziativa, per ora, si applica solo a GSO e sta finalmente prendendo concretamente vita: come già detto, infatti, il primo incontro si terrà il 31 marzo, e a seguire gli allenamenti si svolgeranno dalle 17:30 alle 19 di ogni giovedì. Luogo prescelto per le attività – che consisteranno in diverse proposte sportive e hanno l’obiettivo, attraverso percorsi, giochi e piccoli esercizi, di fare attività motoria utilizzando arti superiori e inferiori o di allenare, per esempio, il coordinamento oculo-manuale, e in generale di fungere da base per altre discipline sportive – sarà l’Oratorio di Valaperta, nei campi all’esterno, dove già in quella fascia oraria sarà presente il corso GSO di atletica: si parla di inclusione, quindi, anche dal punto di vista della compresenza nello stesso spazio.

Una dimostrazione sportiva durante la serata

Per tutti gli iscritti ci sarà un’iscrizione da effettuare presso un ente sportivo, la quale garantisce l’essere coperti da un’assicurazione. C’è poi una parte pratica legata alla modulistica, che costituisce però il secondo passaggio dell’iscrizione vera e propria. Passaggio obbligato è in realtà la segnalazione del proprio interesse sul sito dell’iniziativa, come ha spiegato proprio Matteo. “Questa che vedete è la schermata iniziale del sito del progetto, il quale non ha una firma, ma appartiene a chi lo attua, perché è interamente gestito da chi lo fa proprio. Il sito è molto semplice, per partecipare e iscriversi ai corsi bisogna andare su “partecipa”, dove si apre un menù a tendina e appaiono le sedi di Milano e Brianza, sotto la quale c’è Casatenovo, se vi si clicca sopra esce un form insieme a una cartina che fa vedere dove siamo, e sul form è necessario inserire nome, indirizzo email e un messaggio con le informazioni sulla persona che si deve iscrivere. Il messaggio viene automaticamente ricevuto da L’Iride e GSO che quindi lo raccolgono e contattano le persone che si vogliono iscrivere”.

Ultimo passaggio poi, sarà quello di versare una quota simbolica. “GSO San Giorgio tende a fare due prove gratuite, per vedere se è gradita o meno la partecipazione. La cifra stabilita è di 50 euro, ma sono puramente simbolici e ci sono grazie al fatto che c’è un’amministrazione che sostiene questo progetto” ha quindi concluso Massimiliano Colella.
L’incontro si è poi chiuso con diverse domande da parte dei presenti, sollecitati da un grande interesse nei confronti del progetto. I responsabili hanno poi congedato le famiglie dandosi appuntamento al 31 marzo, giorno in cui inizieranno ufficialmente i corsi.

Giulia Guddemi